Giardini Vaticani
Posizione
Città del Vaticano
Costruito da
Papa Niccolò III, Donato Bramante, Pirro Ligorio e altri, a partire dal 1279
Cosa vedere
Grotta di Lourdes, Fontana dell’Aquilone, Mura Leonine, Monumento a San Pietro
Apertura
Visite guidate su prenotazione, 9:00 - 18:00
Prezzo
Biglietto standard da 25 euro
Come arrivare
Stazione Metro: Ottaviano
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I Giardini Vaticani affondano le loro radici nel Medioevo. Nel 1279, Papa Niccolò III (Giovanni Gaetano Orsini) scelse l’area adiacente alla Basilica di San Pietro come residenza e rifugio spirituale.
Con la costruzione delle prime mura difensive, l’area fu trasformata in un vero Hortus Conclusus – un giardino sacro e chiuso. All’interno di questo nucleo originario vennero impiantati:
La tradizione narra che il terreno fosse arricchito con suolo santo, portato da Santa Elena dal Calvario, a simboleggiare il legame tra il sacrificio di Cristo e la memoria dei primi martiri, fondendo così spiritualità e natura.
Con l’avvento del Rinascimento, l’area fu oggetto di una profonda trasformazione. Su commissione di Papa Giulio II, Donato Bramante ridisegnò l’intero complesso, creando un paesaggio armonico e geometrico.
Bramante suddivise il complesso in tre cortili principali:
Questi spazi, caratterizzati da labirinti di siepi, vialetti lastricati e spazi simbolici, rappresentano un esempio sublime di arte paesaggistica.
È importante sottolineare che, pur appartenendo alla medesima eredità storica e artistica del complesso vaticano, i cortili rinascimentali – oggi parte integrante dei Musei Vaticani – e i Giardini Vaticani costituiscono due entità separate:
Il periodo Barocco introdusse una nuova dimensione di teatralità e movimento nei Giardini Vaticani.
A partire dal 1607, grazie all’introduzione di un sofisticato sistema di approvvigionamento idrico – che portava acqua fresca da fonti lontane – l’area fu impreziosita dall’installazione di numerose fontane in marmo e bronzo e dalla costruzione di piccoli templi.
Artisti e architetti, tra cui spicca Pirro Ligorio, contribuirono a decorare il paesaggio con opere manieristiche e sculture dinamiche.
Il gioco dell’acqua, unito al contrasto tra materiali e al posizionamento strategico delle opere, trasformò i giardini in un palcoscenico a cielo aperto, evocando la grandiosità dell’Impero e la sacralità del luogo.
Nel corso del XIX secolo, l’influenza dello stile paesaggistico inglese portò a un’evoluzione degli spazi, introducendo aree più naturali e informali che si affiancarono ai tradizionali giardini all’italiana.
Con i Patti Lateranensi del 1929, che sancirono la sovranità della Città del Vaticano, l’area fu interessata da significativi interventi urbanistici.
In questo periodo vennero costruiti edifici istituzionali come il Governatorato e il Vaticano Radio, che, pur integrandosi con l’antico splendore paesaggistico, rappresentarono un dialogo tra tradizione e modernità in una realtà statale complessa e di grande pregio storico.
Conservazione e rinnovamento: Restauro e apertura al pubblico (2014–oggi)
A partire dal 2014, i Giardini Vaticani hanno intrapreso un ambizioso percorso di valorizzazione e conservazione.
Sotto l’impulso di Papa Francesco, è stato avviato un vasto progetto di restauro finalizzato a preservare circa 570 opere d’arte e monumenti disseminati nel verde.
Questo intervento ha adottato tecniche eco-sostenibili e innovative, utilizzando prodotti naturali a basso impatto, come gli oli essenziali di origano e timo, per contrastare il biodeterioramento dovuto a inquinamento e agenti atmosferici.
ll’interno dei Giardini Vaticani si cela un mondo di storia, arte e natura, un complesso patrimonio che racchiude monumenti, palazzi e spazi verdi curati nei minimi dettagli. Questo ambiente unico, situato nel cuore della Città del Vaticano, è il risultato di secoli di evoluzioni, restauri e interventi urbanistici che hanno saputo fondere la tradizione con l’innovazione.
Qui si incontrano antiche fortificazioni, eleganti giardini tematici e monumenti di straordinario valore, ognuno dei quali racconta una parte della storia e della spiritualità che permeano il Vaticano. Tra le realtà più significative, spiccano luoghi di profonda devozione e di imponente bellezza architettonica, capaci di stupire il visitatore per la loro storia e il loro significato simbolico.
Ad esempio, la Grotta di Lourdes è una fedele riproduzione della celebre grotta di Massabielle, divenuta nel tempo un luogo di preghiera e meditazione, dove ogni 31 maggio il Papa celebra la messa in ricordo delle apparizioni mariane. Le Mura Leonine, vere e proprie vestigia della difesa medievale del Vaticano, narrano secoli di storia e sono testimoni delle pressanti esigenze di protezione contro le invasioni, mentre il Monumento a San Pietro incarna la devozione e la continuità della tradizione cristiana nel corso dei secoli. Infine, la Fontana dell’Aquilone rappresenta un capolavoro barocco: opera di grandi architetti e scultori dell’epoca, essa celebra l’ingegno idraulico papale e impreziosisce il paesaggio con il suo design scenografico, simbolo della magnificenza e della ricchezza storica dei giardini.
Questi sono solo alcuni dei tesori che compongono l’universo dei Giardini Vaticani, un luogo dove ogni angolo, ogni scultura e ogni pianta raccontano un pezzo di un passato glorioso, invitando il visitatore a scoprire e apprezzare la ricchezza culturale e spirituale di questo straordinario spazio.
Localizzata all’estremità sud-ovest delle Mura Leonine, tra il Giardino Americano e il Centro Trasmittente Marconi della Radio Vaticana, la Torre San Giovanni si erge come punto di riferimento architettonico. Sebbene la sua origine esatta non sia sempre documentata nei minuziosi resoconti storici, essa richiama l’antica tradizione di fortificazione e vigilanza che caratterizza le mura difensive del Vaticano, risalenti ai secoli passati.
Collocato nel quadrante sud-ovest dei Giardini Vaticani, il Giardino Americano si estende tra l’Eliporto e le Mura Leonine. Questo spazio verde si distingue per la presenza di piante esotiche e una disposizione che richiama, con accostamenti meno rigidi, il modello dei giardini all’inglese, pur mantenendo un legame con la tradizione vaticana di coltivazioni e spazi meditativi.
Le Mura Leonine, erette nel IX secolo, rappresentano uno dei più importanti esempi di fortificazione altomedievale in Italia. In risposta alla minaccia dei Saraceni, la cinta muraria fu concepita per proteggere il Vaticano e la Basilica di San Pietro.
Il 27 giugno 852, Papa Leone IV consacrò ufficialmente questa imponente cinta, che prevedeva tre accessi fondamentali: la Porta San Pellegrino, ancora oggi visibile dietro un elegante colonnato, la Porta Saxonum, situata nei pressi di San Spirito in Sassia (nota nel Cinquecento come Porta di San Spirito), e la Porta Sancti Petri all’Adrianeo, che fu grandemente ampliata e ornata secoli dopo, sotto il pontificato di Nicolò V.
La struttura delle mura è caratterizzata da un nucleo in opera cementizia alto circa sei metri, sormontato da un camminamento merlato, e una cortina esterna realizzata in mattoni di spoglio e malta. Le torri rettangolari, alte circa 14 metri, si suddividono in ambienti destinati a deposito, guardia e riserva d’acqua. In epoche successive, figure come Niccolò III e i papi Bonifacio IX, Alessandro V e Giovanni XXIII contribuirono con interventi mirati al rafforzamento e alla trasformazione del complesso murario, come il celebre “passetto di Borgo”, che collegava il Vaticano a Castel Sant’Angelo.
La Grotta di Lourdes nei Giardini Vaticani è una fedele riproduzione della celebre grotta di Massabielle, situata a Lourdes, Francia. Donata il 1º giugno 1902 dal vescovo di Tarbes, François-Xavier Schoepfer, a Papa Leone XIII, la grotta fu realizzata dall’architetto dei Sacri Palazzi Apostolici, Costantino Sneider.
Fin dalla sua inaugurazione, avvenuta in presenza di Papa Leone XIII e del vescovo donatore, la grotta ha assunto un ruolo centrale nella vita spirituale del Vaticano. Il luogo è particolarmente significativo per il rito mariano: ogni 31 maggio, al termine della processione mensile, il Papa si reca nella grotta per celebrare la messa, consolidando così il legame tra devozione e tradizione.
Nel corso degli anni, la grotta ha subito diverse modifiche: nel 1905 venne integrata una riproduzione in scala ridotta dell’area circostante, con una guglia fiancheggiata da rampe di scale, poi inaugurata solennemente da Papa Pio X. Successivamente, nel 1960, l’altare delle apparizioni, proveniente dallo stesso luogo di Lourdes, fu donato a Papa Giovanni XXIII, e nel 1962 lo stesso Papa provvedette a sistemare l’attuale assetto, eliminando le due scale laterali che ne alteravano l’equilibrio architettonico.
Si trova sul Piazzale della Grotta, al lato est delle Mura Leonine.
Situato tra il Centro Trasmittente Marconi (a sud-ovest) e il Collegio Etiopico (a nord-est), il Giardino all’Italiana esprime la tradizione rinascimentale di giardinaggio, caratterizzato da geometrie regolari, simmetrie e parterres accuratamente curati. Questo spazio riflette la ricerca di ordine e bellezza tipica del periodo, dove natura e architettura si fondono in armonia.
Ubicato a est del Palazzo del Governatorato e circondato dai giardini all’italiana e alla francese, il Collegio Etiopico rappresenta una struttura di accoglienza e formazione dedicata ai membri della tradizione cristiana etiope. La sua presenza testimonia i legami storici e culturali tra la Santa Sede e la Chiesa d’Oriente, evidenziando la dimensione universale della cristianità.
Posizionata alle spalle della stazione ferroviaria, nel giardino a sud-est del Centro Trasmittente Marconi, la Fontana della Conchiglia deve il suo nome all’elemento decorativo che richiama il simbolo marino. Essa aggiunge un tocco ornamentale al paesaggio, suggerendo un legame con la tradizione iconografica del Vaticano e l’importanza della simbologia naturale.
Collocato all’interno delle Mura Leonine, tra la Torre San Giovanni (a est) e il Giardino all’Italiana (a nord), il Centro Trasmittente Marconi ospita la Radio Vaticana. Questa istituzione, fondata per comunicare il messaggio del Vangelo e le attività della Santa Sede, ha svolto un ruolo fondamentale nell’evoluzione dei mezzi di comunicazione ecclesiastici sin dal suo insediamento.
Adiacente alle Mura Leonine e a sud della direzione di Radio Vaticana, il Giardino alla Francese si caratterizza per il rigore e l’ordine formale tipici dei giardini in stile francese. La sua disposizione geometrica, con aiuole simmetriche e dettagli ornamentali, crea un contrasto netto con gli spazi più naturali presenti in altre zone dei Giardini Vaticani.
Situato a sinistra del Giardino Americano e all’estremità ovest della Città del Vaticano, all’estremità ovest della Città del Vaticano, l’Eliporto viene utilizzato per i trasporti ufficiali e rappresenta il punto d’accesso moderno all’interno di un contesto fortemente legato alla storia e alla tradizione. Pur non essendo una meta turistica convenzionale, il suo ruolo funzionale e la posizione strategica lo rendono un elemento imprescindibile per comprendere l’integrazione tra innovazione e patrimonio storico.
Questa area si colloca tra il Giardino alla Francese (a sud) e il Giardino all’Inglese (a nord). Denominata “Direzione di Radio Vaticana”, essa ospita gli spazi e i servizi relativi alle attività comunicative della Santa Sede, rappresentando un nodo funzionale all’interno del complesso.
Situato al di sotto del Giardino all’Inglese, il Monastero Mater Ecclesiae è una struttura dedicata alla vita contemplativa e ai ritiri spirituali. Pur mantenendo una funzione modesta rispetto ad altre costruzioni monumentali, il monastero incarna la tradizione del raccoglimento e della preghiera, elementi imprescindibili nella storia del Vaticano.
Posizionata a est del Monastero Mater Ecclesiae, la Fontana dell’Aquilone, nota anche come Fontana dello Scoglio, è uno splendido esempio di arte barocca e ingegneria idraulica, realizzata per celebrare l’acquedotto rinnovato noto come Acqua Paola.
I lavori per la sua realizzazione iniziarono nell’autunno del 1611, sotto il pontificato di Papa Paolo V. Il progetto fu elaborato dall’architetto olandese Jan van Santen, italianizzato in Giovanni Vasanzio, con il supporto di Carlo Maderno e la collaborazione del talentuoso idraulico e fontaniere Martino Ferrabosco.
La fontana è arricchita da opere scultoree di inestimabile valore: nella nicchia in fondo a destra si trova un tritone in bronzo attribuito a Stefano Maderno, figura di rilievo che probabilmente ispirò anche Gian Lorenzo Bernini. Ai lati, due imponenti grifoni scolpiti da Carlo Fancelli richiamano l’emblema della famiglia Borghese, costituito da un grifone sormontato da un’aquila, simbolo di forza e nobiltà.
Il monumento si distingue per il suo ampio bacino ellittico in travertino, impreziosito da incavi, nicchie e cascatelle che alimentano la vasca centrale. Questi elementi, uniti a dettagli naturalistici e ornamentali, fanno della Fontana dell’Aquilone un vero capolavoro del periodo barocco, simbolo della sinergia tra arte, architettura e tecnologia idraulica. Nel corso del tempo, per via dell’usura, la statua del tritone di sinistra è stata sostituita da una copia, mentre l’originale è stato preservato nel prato antistante, a testimonianza della sua inestimabile importanza storica e artistica.
Localizzato a sud della Fontana dell’Aquilone e oltre le Mura Leonine, l’Orto è una zona destinata alla coltivazione. Le sue radici storiche si collegano agli antichi “orti dei semplici”, che fin dal Medioevo venivano impiantati per la produzione di piante medicinali e alimentari, evidenziando il profondo legame tra natura e cura del corpo spirituale del Papa.
Questo spazio, collocato tra il viale del Bosco e il viale del Giardino Quadrato, si contraddistingue per il suo stile informale e naturale, tipico dei giardini inglesi. Il Giardino all’Inglese offre ampi spazi verdi, prati ondulati e una vegetazione meno strutturata, creando un’atmosfera romantica e rilassata. Confina a sud con la Direzione di Radio Vaticana, il Monastero Mater Ecclesiae e la Fontana dell’Aquilone, mentre a nord si affaccia sulla Torre del Gallinaro e sulle Serre dei Giardini Vaticani.
Situata all’estremità nord-ovest dei Giardini Vaticani, la Torre del Gallinaro è una struttura che, sebbene di dimensioni contenute, richiama il passato difensivo del complesso. Tradizionalmente, torri simili venivano impiegate come punti di avvistamento o per il controllo dei perimetri, e oggi si erge come elemento caratteristico del paesaggio.
Collocate di fronte al Giardino all’Inglese, sulla destra della Torre del Gallinaro, le Serre dei Giardini Vaticani sono ambienti chiusi dedicati alla coltivazione di specie esotiche e rare. Esse rappresentano uno spazio di conservazione botanica e sperimentazione, offrendo ai visitatori uno sguardo sulle varietà di piante che arricchiscono il patrimonio verde del Vaticano.
Il Giardino Quadrato si trova di fronte alla Pinacoteca dei Musei Vaticani e si estende nella parte nord-est dei Giardini Vaticani. Caratterizzato da una disposizione geometrica e ordinata, questo giardino rispecchia i principi di bellezza e proporzione tipici della tradizione rinascimentale, fungendo da elegante cornice per l’arte e la storia.
Ubicata tra il Monumento a San Pietro (a sud) e il Giardino Quadrato (a nord), la Casina Pio IV è un raffinato edificio rinascimentale che ospita la Pontificia Accademia delle Scienze. Ultimata nel 1558 durante il pontificato di Pio IV, la struttura simboleggia la sinergia tra arte, scienza e spiritualità, e continua a essere un importante centro di studi e ricerche all’interno della Santa Sede.
Il Monumento a San Pietro costituisce il fulcro spirituale dei Giardini Vaticani e un omaggio vibrante al fondatore della Chiesa. Collocato in Piazza centrale, questo monumento celebra la figura di San Pietro, il primo Papa, e rappresenta il cuore della fede cristiana.
Il monumento, realizzato in materiali pregiati quali marmo e bronzo, è caratterizzato da rilievi e sculture che narrano episodi significativi della vita e del martirio di San Pietro. Nel corso dei secoli, numerose restaurazioni hanno preservato la sua imponenza, adattandone lo stile alle trasformazioni architettoniche e artistiche del Vaticano.
La presenza del monumento non è soltanto un tributo storico, ma anche un punto di riferimento per pellegrini e visitatori, che vi si raccolgono per meditare e rinnovare la propria spiritualità. La sua ubicazione strategica e la ricchezza dei dettagli iconografici lo rendono una tappa imprescindibile per chi desidera immergersi nella storia e nell’arte del sacro.
Situata a est, di fronte alla Casina Pio IV e in prossimità di Piazza del Forno, la Fontana del Santissimo Sacramento unisce simbolicamente l’elemento dell’acqua – fonte di vita e purificazione – all’iconografia sacra, creando un’atmosfera di devozione e bellezza.
Collocata tra il Monumento a San Pietro (a nord) e il Palazzo del Governatorato, la Casa dei Giardiniere ospita il personale addetto alla cura e alla manutenzione dei vasti spazi verdi del Vaticano. Essa rappresenta il legame operativo e storico tra l’uomo e la natura, essenziale per preservare un patrimonio così unico.
Localizzata tra la Casa dei Giardiniere e il Palazzo del Governatorato, la Fontana di San Giuseppe rende omaggio al santo patrono dei lavoratori e degli artigiani. La sua presenza, simbolica e decorativa, sottolinea il ruolo fondamentale della dedizione quotidiana nella cura del giardino.
Adagiata a sinistra del Palazzo del Governatorato, questa chiesa è un luogo di culto dedicato a Santa Maria Regina della Famiglia. Con la sua architettura sobria e il suo ambiente raccolto, la chiesa rappresenta un punto di riferimento spirituale per la comunità vaticana e per i visitatori in cerca di riflessione e preghiera.
Sull’asse ovest della Basilica di San Pietro, il Palazzo del Governatorato è un imponente edificio amministrativo che gestisce le attività quotidiane dello Stato della Città del Vaticano. La sua ubicazione strategica e la sua architettura imponente testimoniano la continuità storica e istituzionale della Santa Sede.
Situata a sud-est del Palazzo del Governatorato, la Chiesa di Santo Stefano degli Abissini è dedicata alla comunità abissina e rappresenta il legame tra la Chiesa cattolica e le tradizioni liturgiche africane ed etiopiche. Il suo stile architettonico e gli interni, influenzati dalle tradizioni orientali, ne fanno un luogo di culto particolarmente suggestivo.
Questo edificio, situato nella zona sud-est dei Giardini Vaticani, antistante la stazione ferroviaria, ha ospitato in passato le funzioni giudiziarie della Santa Sede. Il Palazzo del Tribunale si distingue per la sua facciata austera e imponente, che racconta secoli di storia amministrativa e di giustizia all’interno del Vaticano.
A sud della Basilica di San Pietro e collocata tra il Palazzo del Tribunale e la Sagrestia della Basilica, la Piazza Santa Marta funge da spazio di incontro e di transito. Il nome omaggia Santa Marta, simbolo di ospitalità e cura, ed è testimone della vivacità della vita quotidiana all’interno del complesso vaticano.
Situata di fronte a Piazza della Stazione Ferroviaria, a sud del Palazzo del Governatorato, la Stazione è il nodo dei collegamenti ferroviari che ha storicamente garantito i flussi di persone e merci all’interno e all’esterno del Vaticano. Essa rappresenta un importante elemento infrastrutturale della moderna Città del Vaticano.
A est della Stazione e a sud del Palazzo del Tribunale, la Palazzina dell’Arciprete è un edificio storico che in passato ospitava il responsabile degli affari religiosi interni. La sua architettura, semplice ma elegante, ne sottolinea il valore storico e il ruolo pastorale all’interno della comunità vaticana.
Ubicato a sud di Piazza Santa Marta, il Palazzo San Carlo è un edificio che coniuga funzioni residenziali e istituzionali. Il nome, che evoca la figura di San Carlo, richiama tradizioni di forza e stabilità, rappresentando la continuità storica della presenza papale nella gestione della città.
A sud di Piazza Santa Marta e a est del Palazzo San Carlo, la Domus Sanctae Martae, nota anche come Foresteria, è una struttura ricettiva destinata ad accogliere visitatori e pellegrini. Essa incarna la tradizione di ospitalità della Santa Sede e custodisce al suo interno elementi artistici e decorativi che ne raccontano il percorso storico.
Le visite sono organizzate con guide ufficiali, le quali accompagnano i visitatori lungo un percorso studiato per svelare i segreti e le peculiarità di questo straordinario complesso. Durante il tour si potranno apprezzare le antiche fortificazioni, le eleganti fontane e le strutture storiche che testimoniano il passaggio dei secoli e l’ingegno architettonico dei vari pontificati.
Per rendere l’esperienza ancora più completa e agevole, è inoltre disponibile un tour in open bus che segue il seguente itinerario:
Questo itinerario consente di esplorare i luoghi più significativi del complesso, offrendo una panoramica esaustiva delle bellezze paesaggistiche e storiche dei Giardini Vaticani. La guida fornisce approfondimenti sulle origini e sulle trasformazioni di ciascun elemento, garantendo così un’esperienza ricca di spunti culturali e spirituali.
Per prenotare la visita, è possibile rivolgersi direttamente all’Ufficio Informazioni dei Musei Vaticani o consultare il sito ufficiale della Città del Vaticano, dove sono disponibili dettagli su date, orari e modalità d’accesso.
Con la dovuta prenotazione e una guida esperta, ogni visita ai Giardini Vaticani si trasforma in un percorso unico alla scoperta di un patrimonio di inestimabile valore storico e artistico.
Giardini Vaticani: opinioni e commenti
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