Posizione
Largo di Torre Argentina
Costruito da
console Quinto Lutazio Catulo, II secolo a.C
Cosa vedere
Tempio di Giuturna, Tempio di Fortuna, Tempio di Feronia, Altare della Repubblica
Apertura
Aperto 24h
Prezzo
Ingresso gratuito
Come arrivare
Autobus: linee 30, 40, 62, 64, 70, 81, 87, 492
Il Tempio B, situato nel cuore del Foro Boario di Roma, è uno dei gioielli meno conosciuti ma straordinariamente affascinanti dell’antica Roma. Questo tempio, dedicato originariamente forse alla dea Fortuna, risale al II secolo a.C. e rappresenta un significativo esempio dell’architettura repubblicana. Con le sue colonne corinzie e i resti dell’antico podio, il Tempio B offre uno scorcio unico sulla religiosità e l’arte romana antica. Visitarlo permette di immergersi in un passato remoto, dove si può quasi percepire l’eco delle antiche cerimonie e della vita quotidiana di un tempo ormai lontano.
Il Tempio B nel Foro Boario di Roma è un antico edificio sacro risalente al II secolo a.C. Originariamente dedicato a Fortuna, dea della fortuna e del destino, sorgeva imponente con le sue colonne doriche che ancora oggi testimoniano la grandiosità dell’architettura romana antica. La scelta di dedicare il tempio a Fortuna era particolarmente significativa in questo luogo, vicino al Tevere, dove i commercianti e i naviganti cercavano propizio destino per le loro attività.
Il tempio serviva non solo come luogo di culto, ma anche come punto di incontro per gli affari e le negoziazioni. Questo dimostra l’importanza dei templi non solo in ambito religioso ma anche come centri sociali ed economici nell’antica Roma.
Con l’avvento del I secolo d.C., il Tempio B subì importanti lavori di ristrutturazione. Le modifiche architettoniche riflettevano il cambiamento di gusti e necessità, adattandosi alle nuove correnti artistiche e religiose. In questo periodo, il tempio fu dedicato a Ercole Olivario, protettore degli oleari e dei mercanti d’olio, una testimonianza dell’evolversi delle divinità protettrici in relazione alle attività economiche predominanti in quella zona di Roma.
La nuova dedicazione non solo rifletteva un cambiamento nelle dinamiche economiche, ma anche nel tessuto sociale e religioso della città. Ercole, figura mitologica di forza e protezione, era visto come un simbolo adatto a sovrintendere le transazioni e le attività commerciali.
Durante il V secolo d.C., con il lento declino dell’Impero Romano, anche il Tempio B iniziò a perdere la sua centralità e prestigio. Le attività commerciali intorno al Foro Boario diminuirono, il che portò a un graduale abbandono della struttura. Man mano che l’Impero si frammentava, le risorse economiche e umane necessarie per mantenere tali opere monumentali scarseggiavano.
Il tempio fu progressivamente trascurato e iniziò a deteriorarsi. Senza la manutenzione adeguata, le strutture subirono danni irreparabili. Questo periodo segnò l’inizio di una lunga fase di oblio per il Tempio B, che si protrasse per diversi secoli.
Nel Medioevo, le rovine del Tempio B furono gradualmente inglobate in costruzioni di epoca post-romana. Le colonne doriche e i capitelli furono spesso riutilizzati in nuove strutture o come materiale di riporto. Questo periodo vide il tempio assumere nuove funzioni, spesso di carattere pragmatico, dimostrando come i resti dell’antichità venivano riciclati in nuovi contesti socio-economici.
Le informazioni su questo periodo sono scarse, ma è certo che il Tempio B mantenne una presenza, seppur trasformata, nella vita quotidiana medievale di Roma.
L’interesse per il Tempio B rinasce nel XIX secolo, quando l’Italia, nel fervore dell’unità nazionale, inizia a valorizzare il suo ricco patrimonio culturale. Le rovine del tempio furono oggetto di studi approfonditi e di un’attenta campagna di restauro volti a preservare gli elementi ancora esistenti e a ricomporre, per quanto possibile, l’aspetto originario della struttura.
Questo periodo di conservazione ha aperto la strada a ulteriori ricerche archeologiche nel Foro Boario, permettendo di ricostruire non solo la storia del Tempio B, ma anche i contesti storici e culturali di uno dei nuclei più vivi dell’antica Roma.
La lunga storia di Tempio B, che dalla sua fondazione nel II secolo a.C. arriva fino ai giorni nostri, è testimonianza del continuo cambiamento delle esigenze e delle dedicazioni che questo sito ha vissuto. Oggi, il Tempio B rappresenta non solo un monumento storico, ma anche un simbolo della stratificazione culturale e della resilienza urbana di Roma.
Il Tempio B di Roma, situato nel cuore del Foro Boario, offre ai suoi visitatori un’eccezionale visione della maestosità architettonica romana. Il tempio, noto anche come Tempio della Fortuna Virile, presenta un esempio precoce di uso del marmo nelle costruzioni sacre della Roma repubblicana. La sua struttura esterna è caratterizzata da proporzioni armoniose che riflettono i canoni dell’ordine corinzio.
All’esterno, il tempio si eleva su un alto podio, accessibile tramite una scalinata frontale che enfatizza la sua natura monumentale. Le colonne corinzie, eleganti e scanalate, sostengono un frontone decorato con metope e triglifi, dettagli che si possono ammirare nel loro raffinato intaglio. Particolare attenzione merita il capitello delle colonne, che mostra una lavorazione dettagliata delle foglie di acanto, simbolo dell’ordine corinzio.
All’interno, sebbene l’area sia piuttosto erosa dal tempo, è possibile osservare i resti dell’antico cella, il cuore sacro del tempio. La cella, tradizionalmente utilizzata per ospitare la statua della divinità a cui il tempio era dedicato, conserva tracce dei suoi originali muri in tufo e blocchi di peperino che delineano chiaramente lo spazio interno. Anche se decorazioni specifiche dell’interno siano andate perdute, la disposizione dell’area e la stratificazione dei materiali offrono agli amanti dell’archeologia spunti significativi sulla tecnica costruttiva romana.
Le dimensioni contenute dell’interno suggeriscono che il tempio era destinato a cerimonie di piccoli gruppi, offrendo un ambiente più intimo e raccolto rispetto ad altri grandi templi romani. Questo dettaglio potrebbe essere facilmente trascurato ma è essenziale per comprendere la funzione sociale e religiosa dell’edificio.
Uno degli aspetti più affascinanti del Tempio B è la variazione architettonica rispetto alla norma dei templi contemporanei. Mentre la maggior parte dei templi romani dell’epoca erano orientati in modo da far fronte alla città, il Tempio B è insolitamente orientato verso il Tevere, indicando potenzialmente una relazione simbolica con il fiume, fondamentale per la vita e la spiritualità di Roma.
Inoltre, non passano inosservate le incisioni sui blocchi esterni del podio. Sebbene erose, queste incisioni sembrano rappresentare simboli o testi legati alla dedizione del tempio. L’analisi di questi simboli può offrire percezioni interessanti sulle credenze e le pratiche religiose in vigore al tempo della sua edificazione.
Tra i dettagli meno noti, ma di grande significato, ci sono i segni di restauri antichi visibili in varie parti del tempio. Questi restauri evidenziano la continua cura e importanza del tempio attraverso i secoli, nonché i cambiamenti nella tecnologia e nel design architettonico che si sono succeduti. Osservare questi dettagli consente di apprezzare la longevità e l’adattabilità della struttura nel contesto urbano e storico di Roma.
Il Tempio B nell’Area Sacra di Largo Argentina offre un’opportunità straordinaria di immergersi nella storia romana antica. Situato nel cuore di Roma, questo luogo è un punto di interesse imperdibile per i turisti. Di seguito, troverete informazioni dettagliate per organizzare al meglio la vostra visita.
Il Tempio B è accessibile tutti i giorni dell’anno, con orari che variano a seconda della stagione. I visitatori possono accedere al sito dalle 09:00 alle 17:00 durante i mesi invernali e dalle 09:00 alle 19:00 nei mesi estivi. È consigliabile arrivare almeno un’ora prima della chiusura per assicurarsi di avere abbastanza tempo per godere pienamente del sito.
Sebbene l’ingresso al Tempio B sia libero, alcuni tour specializzati offerti da ArcheoRoma richiedono un biglietto. Questi tour permettono di esplorare il sito con la guida di esperti che approfondiscono la storia e l’architettura del tempio. È possibile prenotare questi tour direttamente sul sito di ArcheoRoma o presso il centro di accoglienza turisti situato vicino all’ingresso del sito.
Per la conservazione del sito, ci sono alcune restrizioni che i visitatori devono rispettare. È vietato toccare le strutture antiche e salire sui muri. Raccomandiamo di indossare scarpe comode data la natura irregolare del terreno, e di portare con sé una bottiglia d’acqua, soprattutto nei mesi caldi.
L’Area Sacra di Largo Argentina è completamente accessibile ai visitatori con disabilità. Ci sono percorsi appositamente studiati che facilitano la visita. Inoltre, la sicurezza del sito è garantita da una vigilanza continua durante le ore di apertura al pubblico.
Oltre al Tempio B, l’Area Sacra di Largo Argentina si trova in prossimità di altri importanti siti storici che meritano una visita. A breve distanza si trovano il Pantheon e Piazza Navona, due delle attrazioni più celebri di Roma.
I visitatori possono anche considerare una visita al Museo di Roma situato in Palazzo Braschi, o alla Galleria Doria Pamphilj, che ospita una delle più ricche collezioni private d’arte della città.
Programmare una visita al Tempio B nell’Area Sacra di Largo Argentina è un’esperienza che arricchisce la comprensione della storia e della cultura romana antica. Con opportune preparazioni e rispetto delle normative, la vostra visita sarà non solo educativa ma anche piacevole.
Tempio B: opinioni e commenti
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