16 Novembre - 11 Febbraio 2024
La mostra alla GNAM di Roma “Tolkien. Uomo, professore, autore” ha come obiettivo di illustrare le variegate anime di questa fantastica e caleidoscopica figura di filologo, linguista, poeta e professore universitario, ma grande appassionato lettore di saghe nordiche sin da bambino e creatore di miti contemporanei.
Professore tanto coscienzioso e attento nello studio quanto originale ed eccentrico nel metodo di insegnamento, l’inventore degli hobbit è stato fedele a un ideale estetico che lo ha portato a individuare nel mito la via privilegiata per scrutare la concretezza della quotidianità.
Con la ricorrenza dei cinquant’anni dalla morte di J.R.R Tolkien, anche l’Italia propone una mostra che esplora l’autore, le sue opere e la sua eredità oggi. Opere d’arte, memorabilia, manoscritti autografi e immagini rare, ispirate alle sue utopie letterarie, delineano la coinvolgente ricchezza culturale e umana di Tolkien che viene meticolosamente descritta in un’esposizione di queste dimensioni, la prima mai dedicata in Italia allo scrittore.
L’orgoglio della fiaba e della letteratura fantastica è popolata principalmente dai Figli di Ilúvatar (Elfi e Uomini) e Nani, impegnati a contendersi per millenni l’egemonia della Terra di Mezzo con Morgoth e Sauron e con le loro sterminate compagnie di Orchi e Uomini Neri sottomessi ai due Oscuri Signori.
Dalla sconfinata fantasia di Tolkien sono infatti nati racconti che si sono elevati ad una notorietà di dimensioni planetarie come Il Signore degli Anelli, Lo Hobbit e Il Silmarillion, tradotti in trentotto lingue e pubblicati in tutto il mondo, un fenomeno che coinvolge almeno cinque generazioni di lettori d’ogni latitudine.
Oltre le documentazioni provenienti dagli adattamenti cinematografici, come il film d’animazione di Ralph Bakshi, trovano ampio spazio vecchie e nuove pellicole, la più famosa delle quali è la trilogia de Il Signore degli Anelli del regista Peter Jackson, guadagnando ben 17 premi Oscar, che ha messo in scena al cinema una delle saghe più eroiche e popolari della letteratura mondiale.
L’evento mette in singolare rilievo il rapporto che l’influente autore ha avuto von l’Italia: “Sono innamorato dell’italiano, e mi sento alquanto sperduto senza la possibilità di provare a parlarlo”. In una sua lettera si legge questa particolare nota, a conferma anche dei molteplici rapporti, con studiosi e intellettuali italiani. Inoltre sono documentate con evidenza le testimonianze del viaggio a Venezia e Assisi nel 1955.
Ideata e promossa dal Ministero della Cultura con la collaborazione dell’Università di Oxford, è realizzata da C.O.R. Creare Organizzare Realizzare con la curatela di Oronzo Cilli e la co-curatela e l’organizzazione di Alessandro Nicosia.
Il catalogo che accompagna la mostra, composto anche da materiali inediti, si avvale dei contributi di Adriano Monti Buzzetti Colella, Giuseppe Pezzini, Emma Giammattei, Francesco Nepitello, Chiara Bertoglio, Gianluca Comastri, padre Guglielmo Spirito, Fabio Celoni, Davide Martini, Roberta Tosi, Salvatore Santangelo, Stefano Giuliano, Claudio Mattia Serafin, Gianfranco de Turris, Paolo Paron e Domenico Dimichino.
Roma sarà la prima tappa di un percorso che proseguirà nel 2024 in altre città italiane.
I biglietti non sono più disponibili.
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