Castel Sant’Angelo
Realizzato nel: 123–139 d.C.
Commissionato da: Imperatore Adriano
Dove si trova: Via di San Gregorio
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Originariamente costruito nel II secolo d.C. come Mausoleo per l’Imperatore Adriano, Castel Sant’Angelo (Castello del Santo Angelo) ha ospitato i resti di Adriano e dei suoi successori fino all’Imperatore Caracalla, nell’anno 217. Il suo progetto si rifaceva a quello del Mausoleo di Augusto, costruito un secolo prima. trasformato poi in un grande castello, dove i papi potevano rifugiarsi in tempi di pericolo.
La realizzazione del Mausoleo è iniziata nel 123 d.C. e terminata nel 139 d.C., durante il regno del successore di Adriano, Antonino Pio. L’edificio consisteva di un’ampia base quadrata di 89 metri e alta 12, su cui è stato innalzato un tamburo colonnato cilindrico con un diametro di 64 metri. Il tamburo è stato coperto con un ammasso di terra sormontato da una statua di Adriano alla guida di una quadriga.
L’opera fu eretta sulla riva destra del fiume Tevere, di fronte al Campo Marzio e il ponte di Castel Sant’Angelo (noto anche come pons Aelius, Ponte Elio, in onore del Dio Helios) ne costituiva l’unica, monumentale via di accesso. Le sue numerose statue sono state aggiunte successivamente.
Castel Sant’Angelo ha avuto una storia tormentata. Durante i suoi molti anni di esistenza, l’edificio ha funzionato prima come Mausoleo, poi entrò a far parte della cinta muraria e adibito a residenza papale. Più tardi è stato trasformato in una fortezza per la difesa della città e, infine, come caserma e prigione militare. Attualmente è un Museo Nazionale.
Tra il 270 e il 275 d.C., durante la costruzione delle mura Aureliane, il mausoleo di Adriano fu fortificato e incorporato nel muro difensivo circondariale di Roma. Da quel momento in poi l’edificio, che era diventato noto come Castel Sant’Angelo, è stato lentamente trasformato in una fortezza, e nel 1277 è stata acquisita dal papato.
Punto strategico di eccellenza nell’ambito della caotica disposizione dell’Urbe, il mausoleo diventerà una roccaforte a garanzia delle numerose famiglie della nobiltà clericale che se ne contendevano il dominio. E’ proprio un Papa Orsini – Niccolò III – a far realizzare il Passetto di Borgo, che collega il Vaticano al Castello. Un corridoio segreto utilizzato da Papa Clemente VII e le sue guardie svizzere per sfuggire all’esercito di Carlo di Borbone durante il Sacco di Roma del 1527.
Ma anche in questa fortezza, i pontefici hanno fatto in modo che fossero ben ospitati con i propri agi. Gli appartamenti papali vengono rimodellati attraverso una lunghissima serie di interventi e presentano bellissime e ampie camere decorate con numerosi affreschi di pregio.
Nei diversi piani sono comprese anche delle prigioni e perfino una camera di tortura. Un corridoio a spirale, parte del mausoleo originale, conduce ai livelli inferiori dell’edificio.
Nella parte superiore della fortezza che si affaccia sulla terrazza panoramica, è collocata la statua di un angelo nell’atto di rimettere la spada nel fodero, opera dello scultore fiammingo settecentesco Pieter Verschaffelt. La statua di bronzo ha sostituito una versione precedente di marmo.
La statua raffigura l’Arcangelo Michele che Papa Gregorio, secondo la leggenda, per implorare la misericordia divina, predispose una processione di tre giorni a cui prese parte tutto il popolo. Giunti all’altezza del mausoleo di Adriano, però, i romani videro chiaramente una sagoma abbagliante campeggiare sulla sua sommità; è l’Arcangelo Michele in tutto il suo splendore. Il Papa valutò quel fenomeno come l’annuncio della fine del flagello. E’ il 29 agosto del 590. Quella sera stessa cessa la peste. Il mausoleo di Adriano è stato rinominato il Castello dell’Angelo.
Castel Sant’Angelo: opinioni e commenti
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