Quali sono le più belle fontane di Roma? Dalla Barcaccia alla fontana di Trevi, alla fontana dei quattro fiumi.
Nella foto: la “Barcaccia” realizzata dal Bernini tra il 1626 e il 1629. Si trova ai piedi della scalinata di Trinità dei Monti, su Piazza di Spagna.
I romani già dall’antichità erano appassionati cultori dell’acqua pubblica e ne sono testimonianza le innumerevoli fontane presenti nei diversi quartieri della città. La conformazione geologica del terreno su cui Roma fu edificata dava sbocco naturale a innumerevoli sorgenti spontanee e per questa ragione in quasi tutta l’area urbana della Capitale esistono tutt’oggi fontane di diversa dimensione e valore artistico culturale. Alcune sono infatti vere e proprie opere d’arte che ci raccontano del lavoro scrupoloso di artisti e scultori che diedero vita a dei capolavori assoluti. Le più belle fontane di Roma si trovano nei luoghi più amati e frequentati ogni anno dai moltissimi turisti presenti nella Capitale, ed abbelliscono alcune tra le più famose piazze del centro storico e non solo.
La Fontana della Barcaccia (nella foto di copertina) domina la splendida Piazza di Spagna ed è meta di centinaia di migliaia di turisti ogni anno. Fu edificata tra il 1626 e il 1629 per volontà di papa Urbano VIII Barberini. L’architetto Pietro Bernini che ne curò il progetto volle realizzare qualcosa di unico ed esclusivo. Costruita con travertino, la forma della sua vasca ricorda infatti quella di una barca e l’acqua sembra straripare ai suoi lati creando l’effetto dell’affondamento. La fontana è stata sottoposta a molteplici interventi conservativi per garantirne l’integrità e l”ultimo restauro è stato realizzato tra il 2013 ed il 2014. Questa fontana è senza dubbio una delle più rinomate opere scultoree presenti nella città di Roma.
La Fontana dei Quattro Fiumi, opera di Gian Lorenzo Bernini, alimentata dall’Acqua Vergine, venne inaugurata il 12 giugno 1651 da Innocenzo X Pamphilj (1644-1655). Imponente e maestosa, sorge al centro della piazza e si fa notare in tutta la sua bellezza anche grazie all’obelisco egizio che si innalza e domina le quattro gigantesche statue che i collaboratori del Bernini vollero dedicare a quattro fiumi rappresentanti i continenti, ovvero il Nilo, il Danubio, il Rio della Plata ed il Gange. Venne costruita in marmo bianco e travertino, diventò meta di passeggiate e meditazioni alla fine del ‘400 quando il mercato presente in piazza cambiò sede proprio per lasciare spazio alla fontana. Dalla metà del 600 a fine 800 ci fu l’usanza di allagare la piazza chiudendo gli scarichi per rinfrescare l’area durante il caldo mese di agosto. Oggi questa fontana è meta di turismo nazionale ed internazionale ed è considerata un capolavoro dell’epoca barocca riconosciuto in tutto il mondo.
Al centro di Piazza del Popolo sorge la Fontana dei Leoni, edificata tra il 1814 ed il 1828 su progetto di Giuseppe Valadier, utilizzando marmo e travertino. Alimentata dall’acquedotto Vergine, domina la piazza grazie alla presenza di un grande obelisco sistino al centro e ai quattro leoni di marmo bianco in stile egizio dalla cui bocca sgorgano copiosi getti d’acqua. Un importante restauro fu realizzato alla fine degli anni ’90 quando l’intera area fu resa solo pedonale, e un ulteriore intervento è stato realizzato nel corso del 2015. Suggestiva soprattutto nelle ore notturne quando nel silenzio si può ascoltare il fluire delle sue acque nell’immensità della piazza, con uno sguardo al Pincio, sovrastante, ed uno alla frequentatissima via del Corso che collega la zona del Flaminio al centro storico.
In piazza Barberini si trova la Fontana del Tritone, opera di Gian Lorenzo Bernini, agli inizi del 1600. Un’opera molto differente dalle altre realizzate dall’artista in quanto non poggia su basamento scultoreo, ma su di una struttura vuota al centro che conferisce maggior slancio ed eleganza all’intero lavoro. Bellissima e particolare, unisce una tecnica perfetta ad armonia e gusto artistico. Le api raffigurate sullo stemma della famiglia Barberini, simbolo indiscusso della casata, si riferiscono al trionfo della Divina Provvidenza, mentre i delfini, presenti alla base della fontana, ricordano in maniera simbolica i benefici elargiti dalla famiglia pontificia. Restaurata nel corso degli anni’90 è stata oggetto di ripulitura completa anche nel 2013 quando un lavoro minuzioso ha ridato smalto e lucentezza al marmo rovinato dal tempo, dallo smog e dal calcare.
Forse la più famosa fontana di Roma, conosciuta ed apprezzata in tutto il mondo, la Fontana di Trevi è un passaggio obbligato per chi visita la Capitale. Nel cuore del centro storico, in Piazza Trevi, questa fontana è la più grande e una fra le più celebri fontane della città. Costruita sulla facciata di Palazzo Poli, da Nicola Salvi, noto architetto che vinse un concorso indetto da Papa Clemente XII nel 1732, cui parteciparono molti tra i maggiori artisti dell’epoca. La fontana presenta un ampio bacino circondato da sculture e statue al cui centro domina la figura di Oceano alla guida di un cocchio a forma di conchiglia. La Fontana di Trevi è conosciuta a livello internazionale per la bellissima scena cinematografica di Anita Ekberg e Marcello Mastroianni ne “La Dolce Vita”, film del 1960 del Maestro Federico Fellini. Evocativa e magica, da sempre meta di chi per tradizione si sofferma davanti per gettare una monetina ed esprimere un desiderio. Si narra che il turista che compia questo gesto torni sicuramente a Roma.
La Fontana della Dea Roma si trova sullo sfondo della piazza del Campidoglio e fu sede dal XII secolo del Comune cittadino. L’opera, su progetto di Michelangelo Buonarroti (1475-1564), venne realizzata nel XVI secolo e fu totalmente edificata in marmo. La fontana centrale si colloca tra le due statue del Nilo e del Tevere, ed è parte architettonica della piazza in forma più discreta e sobria rispetto ad altre più maestose ed imponenti presenti nel centro storico della città. Nel 1593 venne sostituita la statua di Minerva della nicchia centrale con un’altra in porfido e marmo di dimensioni più contenute rispetto all’originale e tale opera prende appunto il nome di Dea Roma.
Edificata nell’omonima piazza, su progetto dell’architetto Giacomo Della Porta, ad opera dello scultore Leonardo Sormani alla fine del Cinquecento, si erge maestosa proprio davanti all’ingresso del Pantheon. Costruita con materiali di gran pregio come travertino, marmo di Carrara, granito rosso e bronzo, è un’opera di assoluta bellezza che ancora oggi richiama i fasti di un tempo. Papa Clemente XI Albani nel corso del 1711 fece aggiungere l’imponente obelisco centrale ad opera di Filippo Barigioni che creò un solido basamento scultoreo. Suggestiva al tramonto quando le luci della città creano magici riflessi sulla fontana e sul Pantheon, è meta ogni anno di tantissimi turisti in visita nella Capitale.
In Piazza della Repubblica, nel rione Castro Pretorio, sorge la fontana delle Naiadi, costruita con l’utilizzo di granito, travertino, bronzo e conglomerato cementizio. La sua datazione risale al periodo 1885-1914, su progetto di Alessandro Guerrieri, ed inizialmente collocata nella zona di Termini e successivamente spostata in piazza, oggi è crocevia e snodo importante tra la stazione ferroviaria e il centro storico cittadino. Solo nel 1897 fu completata la parte scultorea ad opera dell’artista Mario Rutelli che diede lustro al monumento aggiungendo elementi di grande decoro come i quattro gruppi composti da ninfe, gli animali e mostri acquatici, e le figure femminili intente a giocare con loro sotto gli schizzi dell’acqua. Nel 1998 è stata completamente restaurata e ripulita ed è oggi una delle più maestose opere scultoree della Capitale.
Sono due fontane gemelle che si trovano nell’omonima piazza. In origine erano semplicemente due vasche senza acqua corrente e fu in una fase successiva, nel 1626, che l’architetto Girolamo Rainaldi poté finalmente trasformare le due vasche in fontane creando ben sette punti da cui fuoriusciva l’acqua: lo zampillo centrale, le due estremità della vasca romana, e altri quattro getti nella vasca più grande. A parte qualche dettaglio sono praticamente identiche ed entrambe subirono un restauro alla fine degli anni’90.
Fontane di Roma: le più belle: recensioni e commenti
Hai visitato questo monumento? Cosa rappresenta per te? Quali consigli daresti ad un turista?
Ultime notizie dal magazine